
Antonella Gullo
Mi sono sempre occupata di diritto, anche negli studi. Sono laureata in Giurisprudenza presso l'Università di Roma Tor Vergata. Sono stata membro del Consiglio di amministrazione Coopfidi Roma, attualmente eletta nella Presidenza CNA Roma Castelli Romani. Al momento lavoro in una impresa.
Mi occupo di economia e di politica. Non sono iscritta a nessun partito, ma in passato ho partecipato attivamente alla nascita del Partito Democratico alla guida di un Comitato di cittadini.
Socia AVIS e socia A.N.D.O.S. Comitato Onlus Albano Laziale (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno).
Amo l'arte in tutte le sue forme e in modo viscerale. Ritengo che attraverso il concetto di “bellezza artistica”, intesa come strumento di nutrimento dell’anima, si possa combattere la paura e la rassegnazione che in questo momento impediscono l'adozione di nuovi modelli di sviluppo sociale ed economico.
Ho profondo rispetto per l’ambiente che mi circonda e ritengo sia una nostra imprescindibile responsabilità restituire alle generazioni future risorse naturali in grado di garantire una vita sana e sostentamento per tutti.
Il nostro progetto: Salute Lavoro Istruzione
Per produrre un cambiamento è necessario avere una visione chiara della città, individuare la sua vocazione. Albano è una città caratterizzata dalla presenza di bellezze naturali, storiche ed artistiche di notevole importanza. Tutto ciò è stato dimenticato, cancellato con disprezzo e arroganza. Le meravigliose vedute dei Castelli romani che potevano essere ammirate, arrivando da Roma o da Napoli, sono state cancellate per sempre grazie ad interventi urbanistici di dubbia utilità.
Cecchina e Pavona sono cresciute velocemente e più di Albano hanno bisogno di interventi strutturali e sociali che ne definiscano l'identità.
E' necessario recuperare una visione che metta al centro di tutto i cittadini, i luoghi di importanza storica e l'ambiente.
E' possibile pensare una città bella, intelligente ed economicamente vantaggiosa.
L'utilizzo delle nuove tecnologie rende possibile un enorme risparmio in termini di tempo, di consumi, di efficienza.
Green economy, smart city, best practice, green jobs, energie rinnovabili sembrano parole difficilissime; in realtà sono parole che in altri Paesi hanno permesso di creare dei modelli di sviluppo economico che tengono conto dei benefici ottenuti da un certo regime di produzione (come l’aumento del Prodotto Interno Lordo - PIL), ma anche dell'impatto ambientale e dei potenziali danni creati dall’intero ciclo di trasformazione.
Questi nuovi modelli di sviluppo economico ci aiutano a valutare quali sono i costi/benefici di una determinata attività.
Costruire un inceneritore o iniziare la raccolta differenziata non dipenderanno dalla volontà di gruppi di potere ma dal rapporto fra i COSTI necessari in termini economici, ambientali e di salute e i BENEFICI che gli abitanti otterranno dall'una o dall'altra scelta.
L'adozione di un modello di sviluppo sostenibile è una proposta concreta, ma richiede un cambiamento di mentalità sia degli amministratori sia degli amministrati. Amministrazione e cittadini dovranno partecipare alla creazione del nuovo modello di città, condividere l'analisi dell'esistente e disegnare il nuovo, avendo la consapevolezza che alcune rinunce iniziali saranno largamente compensate in termini di miglioramento della qualità della vita.