
Amianto: verso una nuova legge nella Regione Lazio
09.05.2015 17:55
Antonella Gullo - Albano Team - febbraio 2015
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Proposta di Legge Regionale 93/2013 “Norme per la prevenzione e la tutela della salute e per il risanamento dell’ambiente, bonifica e smaltimento amianto”
Sono trascorsi 23 anni dall’entrata in vigore della L. 257/1992 che ha vietato qualsiasi attività di estrazione e utilizzo dell’amianto sul territorio nazionale e la Regione Lazio è ancora priva di una legge regionale di recepimento e attuazione. Questa falla non ha permesso di agire in modo sinergico ed efficace.
Il 4 febbraio, presso la Sala Mechelli del Consiglio Regionale del Lazio, si è svolto il Convegno “Verso una nuova legge nella Regione Lazio”, con l’intento di sollecitare l’approvazione della proposta di legge regionale n. 93/2013 promossa su iniziativa della Consigliera regionale C. Avenali – Firmatari i Consiglieri Regionali: G. De Paolis, E. Panunzi, D. Mitolo, M.T. Petrangolini, M. Bonafoni, B. Favara, R. Valentini, R. Agostini, R. Lena, P. Petrassi attualmente ferma in Commissione Lavori.
La proposta di legge intende garantire alla Regione Lazio un sistema integrato capace di affrontare i diversi aspetti della questione amianto. Questa volontà è risultata evidente nel corso del convegno, che ha visto la partecipazione numerosa sia di rappresentanti delle istituzioni, sia di enti di ricerca, imprese, cittadini, sindacati.
Gli aspetti più interessanti, su cui insiste la proposta di legge sono:
1) la gratuità delle prestazioni diagnostiche necessarie all’accertamento delle malattie asbesto-correlate;
2) il completamento della mappatura degli edifici privati e pubblici in cui è presente l’amianto, attualmente effettuata al 12%;
3) l’apertura di Sportelli amianto presso le ASL in cui è maggiore l’incidenza di mesotelioma;
4) la disciplina per la bonifica di piccoli quantitativi di amianto e di micro-discariche e lo stanziamento di contributi regionali a fondo perduto, destinati a privati, artigiani e Comuni, in misura del 30% della spesa ritenuta ammissibile e fino ad un massimo del 70% nel caso sia prevista la copertura con pannelli fotovoltaici;
5) istituzione del Registro degli edifici e dei siti che contengono amianto, del Registro delle imprese che eseguono le bonifiche e lo smaltimento amianto, il Registro degli ex esposti colpiti da malattie asbesto-correlate.
In sostanza l’approccio è stato quello di trovare una soluzione ai maggiori problemi attualmente riscontrati in materia di amianto: la prevenzione e l’informazione, la gratuità delle spese sanitarie per chi ha contratto la malattia e per gli ex esposti entro i limiti di reddito stabiliti, la piaga delle discariche abusive, la semplificazione delle procedure per lo smaltimento dei piccoli quantitativi.
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